(Amanita caesarea)


Etimologia


Dal latino "caesareus" = "dei Cesari", per la sua ottima commestibilità.


Morfologia


La specie è riconoscibile dal cappello di un deciso colore arancione - inizialmente racchiuso nel velo primordiale bianco - simile ad un uovo; con la crescita assume la forma sferoidale di dimensioni fino a 20 cm di diametro. Il gambo è cilindrico e di colore giallo. La carne è bianca, tenera, fragile e immutabile al taglio.



Habitat

Prolifera con preferenza nelle radure leggermente secche e ventose dei boschi ben soleggiati, ma è possibile trovare esemplari isolati anche nel bosco fitto e in anfratti più scuri.
 È un fungo raro che cresce soprattutto nei boschi di castagni, querce e più raramente sotto pini, ad una altitudine solitamente non superiore ai 1000 metri. Sopporta solo temperature miti.


Commestibilità


Eccellente sia cotto che crudo in insalata. È spesso indicato come il miglior fungo commestibile, ma vi sono pareri discordanti al riguardo, in quanto alcuni micologi considerano questa specie di gran lunga inferiore ad altre dal punto di vista gastronomico, ossia priva di odore e sapore particolari.


Note


Al contrario di molte specie fungine che necessitano di umidità elevata, questa specie predilige un clima secco. Si presta ad essere conservato essiccato sott'olio o sotto aceto.
La legge italiana vieta la raccolta di questa specie allo stato di ovolo chiuso sia perché le spore non possono disperdersi nell'ambiente e completare la riproduzione della specie, sia perché è più facile la confusione con altre specie velenose.

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